
Il 28 marzo 1979 a Three Mile Island si verificò il più grave incidente nucleare degli Stati Uniti.
Al Madison Square Garden dal 19 al 23 settembre, si svolse una festa di suoni di canzoni senza frontiere, di jam sessions e di speranza per un futuro in cui, come disse Stephen Stills, "sia possibile costruire un'industria sulla forza benefica del sole. E per far questo partiamo da una chitarra". La cinque giorni di No Nukes fu una Woodstock "per una causa", per la generazione dell'impegno degli anni Settanta.
La organizzarono quelli del Muse (Musicians United for Safe Energy), un gruppo di musicisti animati dal sano desiderio di cambiare prima l'America e poi il mondo. Capeggiati da Jackson Browne e Graham Nash, allestirono la più grande festa musicale dei nostri anni (e anche l'ultima di tale portata).
La canzone guida fu "Power", il potere del sole, dell'acqua, del sole, del vento che prendono il posto del velenoso potere atomico. Sono trascorsi più di 30 anni: allora centrarono l'obiettivo di scatenare nei giovani una nuova passione, a metà tra l'ideale e la politica di tutti i giorni.
Abbiamo ancora bisogno di questa sana passione, partecipate alle prossime riunioni organizzative del comitato referendario per il SI, scrivete a nonukemodena@gmail.com