Comitato Castelcrescente

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martedì 6 luglio 2010

A proposito del Giugno Ravarinese

Il Giugno Ravarinese, una festa per tutti?


Rileggendo un passo dell’introduzione del Sindaco Marino Gatti al giornalino (programma) che è pervenuto nelle case dei cittadini in occasione del Giugno Ravarinese, abbiamo trovato alcune contraddizioni che ci lasciano perplessi, cosi comincia:
“È importante poter uscire di casa e trovare, senza doversi spostare con l’auto, attività culturali, artistiche, sportive e ricreative nelle strade e nelle piazze del proprio comune.
Il Giugno Ravarinesi offre tutte queste possibilità ed evidenzia, ancora una volta, il ruolo del volontariato, dell’associazionismo e dello spirito d’iniziativa di singoli cittadini nel creare per Ravarino servizi, opportunità e occasioni di aggregazione e conoscenza.
Nella parte in neretto leggasi: servizi, opportunità e occasioni di aggregazione e conoscenza, ci chiediamo, come è possibile portare conoscenza senza informazione? Se per conoscenza si intende, far partecipi i cittadini anche di problematiche che investono il nostro futuro, è proprio in momenti come questi, di grande partecipazione, che è utile e indispensabile informare i cittadini di quello che sta accadendo e dei progetti che si stanno portando avanti per migliorarne, o non peggiorarne, la vita.
Questo è stato precluso!, impedendo la raccolta firme per un Referendum contro la Privatizzazione del servizio idrico (l’acqua).
Quale miglior occasione ci può essere, in un piccolo Comune, se non la Fiera, che non può essere e non deve essere un’esclusiva di un’associazione, seppur meritevole, ma essere libera e aperta a tutte e tutti quelli che vogliono informare e proporre soluzioni su varie tematiche per il Bene Comune.
La raccolta firme, da parte di un Movimento non Politico, sicuramente non avrebbe intaccato lo spirito della festa, e sarebbe servito ad informare su una questione che arriverà ad interessare tutti.
Questo dimostra una volta di più come si tenti in ogni occasione di nascondere o non affrontare le questioni sociali (che disturbano la festa), facendo il gioco di chi ha forti interessi nell’addormentare la coscienza delle persone.
Poi magari verrà detto che non si può sempre fare del “terrorismo mediatico”, ma se l’informazione e le lotte non si fanno per tempo non si vincono, vedi riforma della scuola che taglia classi e riduce le ore di insegnamento, a Ravarino si è arrivati a raccogliere le firme quando gli effetti erano ormai sanciti, forse era meglio mobilitarsi prima dell’approvazione della riforma della scuola, come qualcuno ha cercato di fare senza ottenere seguito; l’importate è però fare un mese di “baldoria” e “solo“ qualche iniziativa impegnata durante l’anno, magari non nei giorni della tombola.

Il Comitato di Tutela Ambientale
“Castel Crescente”

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