Comitato Castelcrescente

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sabato 27 novembre 2010

presentata moratoria per l'acqua

Al Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: Mozione per una moratoria sui procedimenti attuativi previsti dalle norme vigenti in materia di affidamento della gestione dei servizi idrici e, in particolare, dall’art. 23 bis della Legge n. 133/2008. Richiesta di non procedere all’attuazione di quanto previsto dalle normative oggetto di consultazione referendaria.

Premesso che

Lunedì 19 luglio 2010 sono state depositate in Cassazione 1.400.000 firme di cittadini per la richiesta di tre referendum abrogativi in materia di gestione dei servizi idrici, frutto di una straordinaria adesione dei cittadini su tutto il territorio nazionale e anche nel nostro comune.

Tali richieste di referendum intendono abrogare l’art. 23 bis della Legge n. 133/2008 (primo quesito), l’art. 150 del D. Lgs. n. 152/2006 (secondo quesito) e l’art. 154 del medesimo D. Lgs. n. 152/2006, limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone nella determinazione della tariffa la considerazione dell’adeguata remunerazione del capitale investito (terzo quesito).

La consegna di tali firme, in numero tra l’altro senza precedenti nella storia referendaria, comporterà, fatto salvo il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale, l’indizione per la primavera del prossimo anno dei tre referendum richiesti e la conseguente votazione vincolante da parte di tutto il popolo italiano in materia di gestione dei servizi idrici.

Proprio per permettere una consultazione democratica generale sul merito della questione relativa all’affidamento dei servizi idrici, il Comitato promotore dei tre referendum sull’acqua ha inviato una lettera al Governo, Ai Presidenti di Camera e Senato, ai Capigruppo di Camera e Senato con la richiesta dell’immediata approvazione di un provvedimento normativo che disponga la moratoria - fino all’avvenuto voto referendario - su tutti i procedimenti attuativi previsti dalle norme vigenti in materia di affidamento della gestione dei servizi idrici ed, in particolare, dall’art. 23 bis della Legge n. 133/..

Inoltre si evidenzia il rischio di trovarsi in presenza di un vuoto legislativo a livello di Enti ed Ambiti decisionali in tema di affidamenti del SII, in funzione della soppressione, a decorrere dal marzo 2011, degli ATO introdotta dall'art.1 comma 2 della legge 42/2010, che attribuisce alle Regioni il compito di definire entro un anno, con legge, le funzioni già esercitate dagli ATO.

tutto cio’ premesso e a nome anche delle cittadine e dei cittadini firmatari, la cui adesione è stata superiore a qualsiasi altra iniziativa referendaria sinora promossa nella storia di questo Paese

chiede

Al Sindaco e la Giunta di porre in essere iniziative locali,rivolte alla cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua nel nostro territorio, sia ambientali che gestionali, al fine di consentire l’apertura di una discussione ampia, consapevole e democratica, rappresentativa delle diverse posizioni sul tema, in vista di un voto referendario che determinerà i futuri assetti della gestione di un servizio essenziale come quello idrico;

Visto

che per il regime transitorio degli affidamenti al Comune di Ravarino si applica la lettera d) del comma 8) dell’art.23 bis L.133/08 e successive modifiche inserite nel Decreto Ronchi;

chiede

al Sindaco e la Giunta di non procedere, nel rispetto della legislazione vigente, nell’attuazione di quanto previsto dalle norme in materia di affidamento della gestione dei servizi idrici ed, in particolare, dall’art. 23 bis della Legge n. 133/2008 e successive modifiche, in quanto oggetto di prossima consultazione referendaria.

Comitato di tutela ambientale Castel Crescente


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